CRONOLOGIA della COCA

2500-1800 A.C. Nel Perù settentrionale, dove si trovano le rovine di Huanca Prieto, vengono ritrovate tracce di foglie di Coca.

2100 A.C. Nella cultura valdiviana, in Ecuador e nelle ceramiche delle culture Nazca e Mochica in Perù (600-360 A.C.), si rinvengono evidenze dell’uso tradizionale della Coca.

1200-1475 Un’essenza d’olii, estratta dalle foglie di Coca, era usata dagli Inca per l’asportazione chirurgica di tumori cerebrali.

1499 Le proprietà della foglia di Coca vengono diffuse per la prima volta in Europa dal sacerdote Tomás Ortiz, mentre alcuni oggetti per l’uso tradizionale della foglia di Coca vengono trovate da Americo Vespucci nelle zone costiere del Venezuela.

1567  Il Secondo Concilio di Lima condanna la Coca, per essere una cosa senza utilità e molto vicina all’abuso ed alla superstizione. Juan de Matienzo la difende, affermando che se non ci fosse Coca, non ci sarebbe il Perù.

1573 Nelle miniere di Potosí (Bolivia), città di notevoli dimensione per quei tempi, si consumavano nell’ambito lavorativo quantità di foglie di Coca pari al valore monetario di 450 kg  d’oro; l’uso delle foglie fu riconosciuto e diffuso per aumentare la resistenza al lavoro, soprattutto nelle miniere.

1607 L’Inca Garcilaso de la Vega dedica un capitolo dei suoi Comentarios Reales al Tabaco y a la Coca, affermando che non c’è motivo di lasciare nel dimenticatoio la pianta che gli indigeni chiamano Khuka in quechua, principale ricchezza del Perù.

1786 La pianta di Coca viene registrata nell’Enciclopedia Botanica di Lamarck nella famiglia delle Erythroxylaceae del genere Erythroxylum.

1794 Hipólito Unanue pubblica in Mercurio Peruano la Disertación sobre el aspecto, cultivo, comercio y virtudes de la famosa planta del Perú nombrada Coca.

1858 La foglia di Coca acquisisce fama in Europa grazie al trattato Sulle virtù igieniche e medicinali della Coca e sugli alimenti nervosi in generale del medico ed antropologo italiano Paolo Mantegazza.

1859 Il chimico Albert Niemann di Göttingen (Germania) dalla foglia di Coca isola un principio attivo alcaloideo e lo chiama cocaina.

1863 Il chimico corso Angelo Mariani (1838-1914) produce un Vino di Coca che riscuote il plauso di molte celebrità dell’epoca.

1880 La Gazzetta Terapeutica include la Cocaina nella Lista ufficiale dei Medicinali del Nord America.

1884 Il dottor Sigmund Freud pubblica il suo primo articolo Sulla Coca. E’ il primo consumatore di cocaina della storia.

1884 Il medico oftalmologo tedesco Karl Köller usa la cocaina per anestesia oculare; il dottor William Hall (USA) la usa per anestesia dentale, mentre il dottor Halstead (USA) è il primo ad iniettare cocaina direttamente nel sistema nervoso.

1884 L’industria farmaceutica Parke Davis & C. Manifacturing Chemist di Detroit (USA) produce cocaina in piccole quantità e più tardi su scala industriale.

1886 Una bevanda a base di foglia di Coca e noce di Cola, derivata dal famoso Vino Mariani, privato della componente alcolica, prodotta dal farmacista John Pemberton viene lanciata negli USA e chiamata Coca Cola.

1889  Nel  Giardino Reale Botanico di Kiew (UKMorris identifica la Erythroxylum novogranatense.

1901 La medicina nordamericana riconoce le virtù della Coca nella monumentale opera History of Coca (William Mortimer, Perú)

1905 Einhorn sintetizza la procaina o cocaina sintetica. La cocaina naturale viene ritirata dal mercato e verrà più tardi proibita.

1912 A La Aja (Olanda, la Convenzione dell’Oppio include la cocaina ed anche la Coca, per esserne la materia prima.

1913 Il Perù sottoscrive la Convenzione dell’Oppio. Inizia la campagna denigratoria della pianta di Coca, promossa dagli psichiatri peruviani (Valdizán, 1913)

1914 Nella Legge Harrison (USA) si proibisce l’uso legale della cocaina.

1947 Il Governo del Perú chiede che le Nazioni Unite costituiscano una Commissione di studio sulla foglia di Coca.

1950 La relazione elaborata dalla Commissione delle Nazioni Unite, a tal fine costituita, provoca le proteste di Perù e Bolivia per le argomentazioni ed i contenuti chiaramente pregiudiziali.

1953 Una Commissione dell’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) legisla che il  millenario uso tradizionale della Coca, chiamato coqueo, pijcheo, aculliku, deve essere considerato tossicomania.

1961 Il Governo di Bolivia, sotto il presidente Victor Paz Estenssoro, firma la Convenzione di Ginevra, base di tutta la moderna legislazione riguardante Coca, Oppio e Cannabis. La Convenzione include la proibizione della Coca e del suo uso tradizionale.

1961 La foglia di Coca, oltre al cloridrato di cocaina, viene inclusa nella Lista I degli degli Stupefacenti nella Convenzione Unica degli Stupefacenti delle Nazioni Unite, cioè nella lista soggetta a maggior fiscalizzazione di tali sostanze.

1961 Nella Convenzione Unica degli Stupefacenti la Coca Cola Company ha ottenuto, a deroga di quanto stabilito come legislazione internazionale, un Articolo dedicato (N. 27) che recita letteralmente: Le parti potranno autorizzare l’uso di foglie di Coca per la preparazione d’un agente saporifero che non contenga alcaloidi e, nella misura necessaria per tale uso, autorizzare la produzione, importazione, esportazione, commercio e possesso di detta foglia.

1961 Nella Convenzione Unica degli Stupefacenti (New York, 1961) si emette un accordo sulla distruzione delle coltivazioni di Coca, accordo che il Perù sottoscrive.

1971 Anche Bolivia aderisce al piano di distruzione delle coltivazioni di Coca ed il Generale Banzer, presidente in carica, firma un accordo a Santa Cruz (Bolivia) con l’allora Segretario di Stato nordamericano, Henri Kissinger.

1976 L’Università di Harvard (USA) pubblica uno studio sulla composizione e caratteristiche della foglia di Coca che dal punto di vista nutritivo è paragonabile ai migliori cereali ed alimenti noti.

1978 Nel mese di Marzo si promulga in Perú il Decreto Ley 22095 , conosciuto come Legge delle Droghe, che mette tutto insieme foglia di Coca e droghe, contadini, farmacodipendenti e narcotrafficanti.

1978 La rivista América Indígena (N. 4, Vol. XXXVIII, México, 1978) dell’Instituto Indigenista Interamericano (Messico) assume la difesa della Coca in una dedicata monografia completa.

1988 In Bolivia vige la Legge 1008 sulla Coca e le sostanze proibite, secondo la quale tutti sono consumatori di droga finché non si provi esplicitamente il contrario … ignorando così il precetto universale di presunzione d’innocenza fino a prova contraria.

1988 Dopo alcuni anni di trasformazione artigianale della Coca in prodotti d’uso comune e benefico, viene promulgata in Bolivia una legge per controllare l’industrializzazione della Coca.

1995 Il 3 Marzo sono rese note le conclusioni del Progetto COCAINE di OMS-UNICRI tra le quali è compreso il seguente punto: Il consumo di foglia di Coca non sembra comportare effetti negativi per la salute ed esercita funzioni terapeutiche, sacre e sociali, positive tra i popoli indigeni andini.

1999 A Cusco (Perù) opera l’Associazione K’uychiwasi, fondata dalla dottoressa italiana Emma Cucchi, per la difesa della biodiversità ed il Rispetto per la Vita, nella rivalorizzazione della cultura andina e della sacra Coca verde, con un progetto pilota per l’elaborazione di prodotti verdi con Coca.

2005 In novembre 2005, a  Cusco (Perù) viene costituita la microimpresa © The Coca Shop Company S.A.C. con la collaborazione degli eredi peruviani di K’uychiwasi, guidati da Christo Deneumostier.

2005 Il 18 Dicembre viene eletto Presidente della Repubblica di Bolivia Evo Morales Ayma, sindacalista aymara e massimo dirigente della Federazione dei Lavoratori Contadini del Tropico di Cochabamba (FETCTC) e dei cocaleros del Chapare di Bolivia.

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